Una delle applicazioni più usuali per le nostre recinzioni è quella anti intrusione per i cinghiali.
Perché fare una recinzione anti-intrusione per i cinghiali? Per:
Grandissimi distruttori di orti, campi di mais, vigneti e altre culture, grandi scavatori di pascoli, riescono ad essere contenuti senza problemi dalle nostre recinzioni. La recinzione può essere posizionata sia su campo libero che in zone boscate.
Potete usare i paletti/isolatori Rif. 12/2 e Rif. 12/3, negli angoli è necessario un paletto più forte tipo Rif. 47 con due isolatori Rif. 9V.
Attaccando i nostri elettrificatori alimentati a 12 volt o 220 volt il gioco è fatto, non si avvicineranno più.
Vedrete, sono molto furbi e percorreranno tutto l’esterno della recinzione per trovare un passaggio.
Potrete passare ogni ostacolo, sia salendo che scendendo, aumentando il numero di pali in legno o paletti 12/2 da inserire su terreno. Nel caso di avvallamenti, piccolo trucco: inserite il paletto 12/2 in un blocco di cemento (con due fori) e cementatelo.
Ovviamente i paletti/isolatore dovranno essere orientati con il nastro più basso verso il lato dove si trovano gli animali da respingere.
La manutenzione sotto i recinti è consigliata con cadenza mensile nei mesi di maggio, giugno, luglio e fine agosto
Due le possibilità: potrete utilizzare il nostro telo di pacciamature elettrificato che consente un ottimo potenziale di elettrico e quindi aiuta a respingere il cinghiale. Altro sistema: decespugliatore o piro-deserbo.
I nostri recinti vengono alimentati con elettrificatore Rif. E7 alimentato con batteria R31 e ricaricato dal pannello solare Rif.PS1: l’installazione dei pannelli solari Rif. PS1 deve essere fatta posizionando il pannello a 45° orientato verso sud. Due o tre altezze di nastro da 13 o 20 mm sono indicate per questi animali, i paletti possono essere posizionati ogni 4 o 5 metri.
Qui trovi i KIT PER INIZIARE, tutto ciò che occorre per recintare un perimetro di 125 m o 250 m
Leggi: Perché i nostri recinti?
Sorge spontanea la considerazione che per ottenere il contenimento di questi animali si debba tenere conto di svariati fattori: la visibilità della barriera di contenimento, la resistenza della stessa, la trasmettibilità dell'impulso elettrico, l'isolamento del circuito che sottende alla funzionalità del sistema ed il costruire un sistema a più altezze (almeno due).
Altri parametri importantissimi sono la solidità dell'impianto, l'assistenza, il minimo di manutenzione sulla linea elettrificata, la robustezza della stessa.
Il nostro sistema soddisfa tutte queste necessità e si avvale di un apposito nastro con caratteristiche e performance tali da renderlo molto visibile dagli animali.
Questo, unito alle alte performance del sistema da un punto di vista elettrico, fa associare all'animale colpito dall'impulso elettrico, il nastro stesso: studi effettuati sul comportamento animale hanno rilevato che mentre un ovino o un caprino saggiano l'impulso elettrico almeno due volte su un arco di 15 ore per i cinghiali questo intervallo è molto maggiore ed a volte arriva a circa due giorni. Anche da questo dato si rileva velocemente che un ostacolo elettrificato ben visibile diventerà velocemente un passaggio invalicabile e quindi provocherà un cambiamento della direzione dei gruppi di cinghiali.
Sperimentalmente con circa 180 installazioni funzionanti sul territorio italiano, abbiamo notato che le femmine con prole nella tarda estate o negli inverni con grandi dissesti climatici, sono i soggetti più problematici. Infatti di norma si muovono in piccoli branchi, formati dalla loro intera famiglia e, se in corsa, travolgono tutti gli ostacoli. Nelle più differenti situazioni abbiamo notato che per un miglior loro contenimento la recinzione deve essere messa nel pulito ad almeno un metro o un metro e mezzo dalla selva o dalla zona boscata.
Questo sottolinea ancora di più che l'effetto visivo del nastro si associa a quello punitivo della corrente, se all'animale viene data la possibilità di rendersi conto della presenza del nastro. In ogni caso la resistenza del nastro e la flessibilità del sistema permettono di attutire il colpo inferto dalla carica del cinghiale. Ecco perché i paletti auto isolanti che consigliamo Rif. 12/2, portano il nastro su due altezze in modo disassato dove la parte bassa è avanti rispetto a quella superiore.
Quindi non solo la forza e la potenza ma anche l'intelligenza, lo studio del suo comportamento, la praticità e l'esperienza per controllare il cinghiale come anche gli altri selvatici: in riassunto il SISTEMA DI RECINZIONE ANTI CINGHIALE ELETTRIFICATO CON NASTRO DI SICUREZZA ANTIURTO
Ecco l’esempio di una recinzione che salvaguarda un golf club: l’uso del nastro Rif. B1 e delle paline Rif. 12/2 risolve il problema. Se ben teso è un ottimo deterrente ma anche un elemento estetico di valore!
Ecco l'applicazione sulle colline del Canadese a difesa di un frutteto.
Ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso: prima dell'installazione è stata eseguita una profonda pulizia da erbe e infestanti. Un particolare importante: nei punti di cambio pendenza e negli angoli un palo in legno Rif. 47P e tenditori Rif. 35V o anche semplicemente i Rif. 9F. Sempre a protezione di una piantagione una linea. Notate che un opportuno spazio è stato lasciato tra il frutteto e la recinzione, ma anche tra la recinzione e i bordi della radura.
Per contenere i cinghiali a difesa delle coltivazioni.
Il ripopolamento del cinghiale ha portato dei notevoli problemi, ecco come sono stati risolti ad esempio al Parco Nazionale degli Abruzzi! Fissati gli angoli e montati gli isolatori con i tenditori (Rif. 9F o Rif. 35V). Posizionati i paletti Rif 12/3 stando attenti a non superare la distanza di 4/5m l'uno dall'altro. Si stende il nastro. Si mettono a punto le porte e si definiscono i collegamenti elettrici.
Leggi: Come si compone il sistema
Ed ecco come connettere lo speciale elettrificatore per animali selvatici Rif.E7 con il suo cavetto Rif.59L lungo 150 cm.
Il suo contenitore in ferro zincato lo preserva dalle intemperie garantendogli durata ed efficienza. Ecco dove alloggiare la batteria a lunga durata, Rif.31. Il risultato è ottimale e funzionale.
Leggi: Gli elettrificatori
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Un cancello elettrificato ferma i cinghiali! Ma non le auto!
Il nostro nastro è resistente, tanto che se si mettono più strisce con l'apposito Kit Road Gate nessuno quattro zampe, per paura della corrente che conosce bene, passerà più da quel varco, cavallo, bovino, ovino o addirittura cinghiale.
Pensate il nastro così posizionato, senza sassi o altro che possa danneggiarlo, dura circa 2 anni.
Ovviamente dobbiamo passarci sopra a passo d'uomo.
Ma come vedete dalla foto, piazzato l'elettrificatore Rif. E4, in modo da poterlo accendere e spegnere... tutto è più
facile!
Il KIT ROAD GATE contiene: