Abbiamo visto come rivestire il fondo, pareti e muri del van e trailer con i nostri tappeti. Ecco adesso alcuni consigli per guidare, trasportare e far superare al cavallo la paura del viaggio.
Far salire un cavallo su una pedana e poi entrare in un trailer o camion, sembra banale ma non lo è. Non lo è la salita, non lo è il tempo di attesa per legarlo e chiudere sportelli o ante e non lo è il fatto di farlo aspettare chiuso in un ambito angusto a aspettare che ci si muova. In USA molto spesso i cavalli vengono acquistati solo se riescono a salire e farsi trasportare… pensate.Dopo anni di trasporti, penso che l’approccio sia importantissimo. Se voi avrete paura l’avrà anche il cavallo, se sarete ansiosi lo sarà anche il cavallo. Di sicuro dovrete avere materiale qualitativo per poterlo far salire, ci vuole una rampa come la nostra MAT11, ci vuole un fondo del camion o del trailer che sia GL50 o MAT10, dei battifianchi morbidi meglio se con MAT6 e una rete del fieno NET100 e uno Swoopy, corda elastica, per fermarlo.
Vediamo come impostare la manovra: avrò parcheggiato in un’area dove il nostro cavallo non potrà farsi del male e dove avremo dello spazio dietro per poterlo far salire e scendere in sicurezza. Nessuna confusione intorno.
La condizione del vostro animo prima di affrontare il “carico” deve essere serena, non dovrete avere, voi in primis, alcuna paura.
Il passare i vostri timori al cavallo diventa immediato,
pertanto di norma se avete dei timori e magari del tempo libero esercitatevi a casa: provate la salita e la manovra senza il cavallo; fermatevi, ragionate e respirate mentalmente imparando e programmando tutto. Salire e domandarsi come fare a scendere, dove legare il cavallo, etc vi stresserà e stresserà il cavallo.
E’ importante che siate rilassati! Giudicando, addestrando e istruendo molto spesso vedo allievi che fanno le cose “sopravvivendo alle varie prove che il cavallo vi porta”, subendolo: sbagliato!!! Lo stare con il vostro cavallo non è una medicina amara da mandar giù prima possibile, dovrete vivere il momento con professionalità e preparazione, ecco anche il perché di avere gli elementi elencati prima, al loro posto. Superare tutto nel modo corretto, non solo da un punto di vista tecnico, ma da quello di tranquillità interiore, fugando ogni timore: è una lezione di vita!
Ma torniamo al carico:
le difficoltà sono, la sensazione di vuoto data dal rumore dello zoccolo sulla rampa, la vibrazione della rampa, l’altezza dal terreno, il fatto che con gli inviti alla salita e poi l’entrata sia un passaggio obbligato con significative differenze di colori e di illuminazione.
Partiamo per gradi: abbiamo deciso prima la nostra strategia, il cavallo al centro o a destra o verso di noi a sinistra: saremo perpendicolari rispetto alla rampa e ci muoveremo in linea retta, non fermando il cavallo davanti alla rampa, dovremo avere almeno 2 o 3m di “approccio”.
Nessuna esitazione: non è un controsenso rispetto a quanto detto sopra, una volta che abbiamo le nostre sicurezze, non dobbiamo comunicare al cavallo dubbi, pertanto manteniamo la stessa cadenza al passo e teniamo la linea retta. Una volta salita la rampa con fare tranquillo, parliamo con il cavallo in tono gentile e sereno, e una volta che un aiutante ha chiuso la barriera dietro, attaccheremo il cavallo allo Swoopy oppure a una corda di sicurezza. Attenzione il nostro lavoro non è finito. Molti cavalli una volta saliti si innervosiscono, quindi il nostro compito sarà quello di rimanere un poco con il cavallo per donagli serenità mentre inizia a rilassarsi mangiando dalla rete per fieno NET100.
Errori comuni: MAI davanti al cavallo perché una reazione inaspettata diventerebbe pericolosa e soprattutto perché non vediamo il suo comportamento. Come detto approccio perpendicolare, diritti il tutto con cadenza regolare. Noi al suo fianco nel possibile. Io consiglio un passo lento, mai affrettato. Se state esercitandovi poi potrete riscendere e ripetere un paio di volte sempre con serenità. In modo da preparare il cavallo a quando dovrete realmente fare un viaggio.
Se invece le cose non vanno come pensavamo… Lo capirete da subito mentre vi approcciate… il cavallo si distrarrà inizierà a guardare in giro vorrà scappare, si bloccherà o se ne inventerà altre. Da cosa è dovuto: una situazione di “non confort”, un ricordo di cose non belle mentre stava andando su un mezzo, l’idea di non fidarsi di cosa gli proponete… e altro ancora.
Ho visto molti “trasportatori” farne di ogni, per caricare velocemente, ma vediamo come invece farete voi soprattutto se il cavallo è il vostro…
Dal rifiuto del cavallo, dobbiamo partire per capire cosa fare. Negli anni lavorando con tanti professionisti e tenendo tanti corsi ho creato un metodo che funziona al 90%, visto che non esiste un cavallo identico all’altro. Se mentre propongo la rampa al cavallo, questo si ferma o si inventa cose, come sento tensione sulla corda che uso per condurlo, lo fermo e senza dargli tempo di stortarsi lo faccio indietreggiare almeno 4 metri in linea retta. Sempre con tranquillità. Attendo pochissimi secondi, e ripropongo con tranquillità l’approccio, questa volta senza aspettare il suo rifiuto lo fermo e chiedo subito la retromarcia di 4m, rifaccio la cosa 5 volte.. e magicamente il cavallo salirà. Scusate il “magicamente”… cosa ho fatto? Semplice ho fatto vedere al cavallo la rampa per 6 volte, gli ho chiesto una cosa a lui ostica: l’indietreggiare, sarà contento di salire e non dover più indietreggiare, una volta che gli chiederò di salire. Inoltre, l’indietreggiare lo ha fatto concentrare su di noi e sulla manovra… una volta su un premio di mangime e il trovarsi con la rete Net100 piena di fieno, farà da completamento al tutto.
In primis diciamo che noi non siamo i trasportatori, anche se il nostro personale ha fatto i corsi come conducente/benessere animale. Di seguito però, avendo van e trailer alcuni consigli di come si dovrebbe guidare quando abbiamo animali a bordo.
Partenza: Avendo animali vivi a bordo, lo stile di guida deve concentrarsi sul non imprimere forze laterali, frontali rilevanti agli stessi. Teniamo presente che il cavallo, così come i bovini e animali con arti lunghi, hanno un baricentro molto alto, pertanto è essenziale che la partenza sia il più dolce possibile. Questo a volte stride specialmente nel caso di semafori o incroci, dove però dobbiamo sempre tutelare il nostro prezioso carico. Quindi il massimo della dolcezza nelle partenze.
Accelerazione/velocità: Qui deve essere prioritario l'avere coscienza delle distanze di frenata. Pertanto non dobbiamo accelerare se pensiamo o vediamo già dei rallentamenti davanti a noi. Ogni brusca accelerazione/sterzata/frenata comporta dei problemi legati alla stabilità del cavallo e soprattutto porta il cavallo ad eccitarsi e quindi ad iniziare una serie di comportamenti che metteranno in dubbio il suo prossimo viaggio (brutto ricordo ad entrare nel van e trailer). A parte i limiti di velocità imposti dal codice della strada, io personalmente ho trovato intelligente su rampe in uscita da autostrade e rotonde o altri posti con viabilità particolare, di andare 5/10 chilometri in meno del limite massimo consigliato in quesi punti. Tenete conto che in una rotonda, un cavallo ha tante forze che lo spostano di equilibrio: rallentare, spostamento prima da un lato, poi dall'altro, riequilibrarsi per la curva nell'altra direzione e accelerazione. Pertanto fare le rotonde a passo d'uomo, non è male.
Frenata: Qui per ottenere un buon lavoro, dovrete anticipare tantissimo il traffico. Dovrete prevedere addirittura le frenate di emergenza e quando qualche maleducato vi supererà e vi chiuderà dovrete avere il sesto senso nel rallentare prima che questo vi stringa. Perché se da una parte, guidare con un animale a bordo è già difficile, la complicazione maggiore sono quelli che questa cosa non la capiscono.
Traiettoria: Il codice della strada prevede che si tenga il margine destro, molti di voi però si sono accorti che spesso ci sono buchi e avvallamenti nel terreno, voi dovrete mediare la vostra posizione sulla corsia. Evitando gentilmente le buche e adeguando la vostra velocità alla conformazione della strada. Davanti a una "S" oltre a scegliere la migliore traiettoria che consente al mezzo di effettuare le curve senza invadere la corsia opposta, dovrete anche adeguare la velocità all'impegno della curva, sempre con lo scopo di non fare eccitare i cavalli a bordo. Molto spesso la scelta della traiettoria, velocità e quanto trattato sopra, dipende dalla gentilezza e dall'umore dei cavali. Tenete presente che anche un cavallo tranquillo se in compagnia di cavallo eccitato, si eccita pure lui, trasformando il vostro viaggio in un incubo.